Impianti Elettrici Civili

Negli anni c'è stata una grande evoluzione nella sistematologia di costruzione degli impianti elettrici, basti pensare che solo 40 anni fa i cavi che trasportavano la corrente elettrica erano parte integrante degli intonaci murali. Infatti, quando il muratore passava all'intonaco delle pareti, inglobava nel muro un cavetto chiamato "piattina" . Detto cavetto era sufficiente ad accendere 3/4 lampadine e servire qualche presa qua e là a condizione che il carico fosse esiguo. La sezione di questa piattina era di 1 millimetro quadrato, il che significa circa 8 Ampere.

Visti i continui incendi provocati da carichi superiori alla portata del cavo, cominciarono ad inserire tubi metallici con anima in catrame per poi infilare cavi unipolari in rame isolato rigido. Diminuirono gli incendi, ma aumentarono le morti per fulminazione ed il povero elettricista installatore impiegava il triplo del tempo per infilare i cavi di un impianto in un appartamento a causa la poca malleabilità dei cavetti rigidi.

Finalmente, con la legge 46/90 del 5 Marzo 1990, l'impianto elettrico cambiava sistema: tubi e cavetti flessibili in molteplici sezioni, atte a soddisfare le esigenze di carico richiesto dal cliente soddisfacendo la conduzione di nuovi elettrodomestici (Aria condizionata; Fornelli elettrici; scalda acqua elettrico; ecc.). Introdussero anche l'obbligo della messa terra per tutte le nuove costruzioni e l'installazione del differenziale "SALVAVITA" anche per gli impianti di vecchia generazione. La legge prevedeva solo l'adeguamento del differenziale trascurando il fatto che esso senza la messa terra non funziona.

Negli anni a venire gli impianti si sono ulteriormente evoluti fino ai giorni nostri regalandoci sempre più sicurezza, confort, estetica e addirittura medialità. Oggi un impianto elettrico è concepito sulla sicurezza e sul risparmio energetico, infatti un impianto eseguito in domotica, ci permette di gestire la nostra casa al meglio risparmiando denaro in energia. Oltre a ciò, la legge ci permette di mettere in detrazione il 65% delle spese di un impianto elettrico in domotica.

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